LA BIODIVERSITÀ

Con biodiversità si intende la totalità di tutti gli organismi viventi della Terra, che costituiscono la biosfera, e l’insieme dei cambiamenti da un ambiente all’altro nel corso del tempo. Quest’ultimo costituisce la diversità genetica all’interno di ecosistemi, dove interagiscono fra loro sia esseri viventi sia componenti inorganiche. 

Alla base di ogni catena alimentare, gli organismi autotrofi (produttori) sono in grado di fornire autonomamente riserve alimentari come zuccheri e amidi. Proseguendo, si trovano i consumatori, che si cibano di altri organismi per il sostentamento. A tale categoria appartengono anche i decompositori e bioriduttori, che comprendono batteri e funghi. Questi trasformano i resti animali e vegetali in sostanze riutilizzabili.

È possibile ripartire la biodiversità in tre livelli: la diversità genetica, la diversità di specie e la diversità di ecosistemi. La prima racchiude la somma complessiva degli esseri viventi che abitano il pianeta, la seconda fa riferimento all’abbondanza e alla diversità di specie sulla terra, infine, l’ultima riguarda l’insieme degli ambienti naturali che si estendono sul pianeta.

Gli ambienti terrestri si suddividono in ambienti costruiti, come aree urbane o industriali, ambienti coltivati, gli agroecosistemi, e ambienti naturali, vale a dire aree senza alcuna impronta umana.

Malgrado l’importanza delle foreste, non solo per la vita in generale, ma, soprattutto, per quella dell’uomo, il rapporto uomo-foresta risulta complesso, a causa della deforestazione. La foresta è uno dei biomi con maggiore complessità biologica. Quelle primarie, infatti, sono un enorme serbatoio di biodiversità e costituiscono un modello per la comprensione del funzionamento di tale ecosistema. Inoltre, rappresentano uno dei principali luoghi ricreativi e turistici, dove l’elemento estetico del paesaggio ha valenza storica e spirituale.

L’agroecosistema è, invece, l’insieme delle interazioni tra terreni agricoli ed ambienti naturali. Questi differiscono dagli ecosistemi naturali a causa dell’azione umana agricola e di coltivazione. La gestione di un tale sistema è caratterizzata dalla complessità dei fenomeni naturali e antropici e delle loro interazioni. 

Lo sviluppo sostenibile è in grado di soddisfare i bisogni attuali dell’uomo senza mettere a repentaglio le risorse utili per le generazioni a venire. Conseguentemente nasce l’agricoltura sostenibile: l’obiettivo principale è una produzione primaria che utilizza sistemi produttivi efficienti senza, tuttavia, compromettere le potenzialità future del Pianeta.

Avere aree verdi in città costituisce un beneficio per la salute umana: ombreggiano le superfici, umidificano l’aria, hanno benefici estetici, sociali e aumentano la sicurezza. Queste aree attenuano, inoltre, l’inquinamento acustico, permettono un maggiore sviluppo della biodiversità, riducono l’erosione del suolo e assorbono CO2 e diversi inquinanti atmosferici.

Pertanto, è importante promuovere lo sviluppo delle aree verdi urbane, dalle quali numerosi organismi viventi, umani compresi, traggono beneficio. 

Gli studenti della 4L del liceo linguistico Simone Weil a.s. 2021/2022